Chi Siamo

Raccogliere, Custodire e Valorizzare
la memoria della Baraggia e dell’Alta Pianura Vercellese

Memorie condivise nasce nel 2017 nell’ambito del progetto Consortium, promosso dal comune di Buronzo (Vercelli) grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo di Torino, con la finalità di raccogliere, custodire e valorizzare la memoria della Baraggia e dell’Alta Pianura Vercellese.

Il castello consortile di Buronzo (www.castellodiburonzo.it) è il punto di riferimento per questa azione, in quanto sede del Centro di Cultura Territoriale, presso il quale è attuata una azione sistematica di schedatura ed archiviazione di testimonianze orali, antiche immagini, filmati, memorie e diari che narrano molteplici aspetti della storia recente di questa terra.

Memorie condivise persegue questo obiettivo, coinvolgendo le forze vive del territorio – in primo luogo la scuola, con l’azione Cacciatori di Memorie – e dialogando con enti ed istituzioni culturali che condividono i medesimi scopi. Il futuro di questo portale, e del progetto che ne costituisce lo sfondo, è nella sensibilità di quanti vorranno donare un frammento della loro memoria – una foto, un ricordo, qualche minuto del proprio tempo per una videointervista – perché diventi un tassello del patrimonio culturale collettivo. Le funzionalità del portale www.memoriecondivise.it consentono infatti a chiunque di accedere facilmente alla banca dati del Centro di Cultura Territoriale per consultarne i materiali, aggiornarsi sulle attività svolte e collaborare, come contributori, all’immissione di nuove testimonianze.

Parallelamente a queste azioni il progetto Consortium prevede alcune iniziative peculiari rivolte alla piena valorizzazione del Castello Consortile di Buronzo, con una sistematica rilettura dei dati storico-artistici e l’organizzazione di momenti di divulgazione dei risultati via via raggiunti. Anche questi passaggi sono funzionali a fare del castello un vero e proprio laboratorio territoriale. In tal modo la struttura, riscattata architettonicamente dal recente restauro, che da “non-luogo” defunzionalizzato e fatiscente l’ha resa nuovamente fruibile sul piano materiale, potrà riappropriarsi delle connotazioni immateriali che la rendono punto di riferimento e osservatorio al tempo stesso sulla Baraggia vercellese.

Sei una scuola e vuoi pianificare una collaborazione a livello didattico partecipando in prima linea al nostro progetto?

Archivio della memoria

La progressiva trasformazione del mondo rurale e la ridefinizione socioculturale delle comunità di questo territorio esortano a porre in salvo testimonianze  preziose e fragili, affidate sovente alla sola memoria di quanto lo vivono quotidianamente, ed in particolare degli anziani, spettatori dei radicali mutamenti avvenuti dalla metà del secolo scorso ad oggi.

Punto di partenza è la constatazione di come – per ragioni in primo luogo legate al ricambio generazionale – sempre più rapidamente si perda una grande massa di informazioni, dati, memorie che permettono di delineare in particolare la società contadina preindustriale, le modalità di lavoro tradizionali, gli anni tra primo e secondo dopoguerra ed il secondo conflitto mondiale, oggi ancora ricostruibili soprattutto dalla viva voce degli anziani.

In linea con analoghe esperienze ormai consolidate è stato istituito presso il Centro di Cultura Territoriale, sito nel castello consortile di Buronzo, un archivio della memoria, destinato alla conservazione ed alla fruizione di testimonianze orali (ad esempio filmati o registrazioni audio), di documentazione fotografica (fotografie e cartoline) e memorabilia di altro genere (medaglie e diplomi, documenti legati ad attività commerciali, ecc.). Il portale web Memorie condivise consente di interagire con l’archivio della memoria, gestendo con modalità snelle l’immagazzinamento dei dati – in forma di files audio e video, scannerizzazione di documenti, ecc. – e di creare un database di agevole consultazione e condivisione anche in modalità remota. Anche e soprattutto la comunità locale può essere così coinvolta in un processo di riscoperta e riconsiderazione del proprio trascorso, che vede il castello consortile come fulcro e luogo – anche fisico – di conferimento dei dati.

Cacciatori di memorie

L’azione Cacciatori di memorie è rivolta al mondo della scuola, e consiste nella creazione di gruppi di alunni che – secondo strategie di cooperative learning strutturate dallo staff di Memorie condivise di concerto con gli insegnanti – potranno farsi ricettori e mediatori per la raccolta di testimonianze orali destinate a confluire nell’archivio della memoria.

Presso il Centro di Cultura Territoriale è disposizione una dotazione tecnica di base (tablet, videocamera, videoproiettore, touch-screen) che può essere utilizzata dai gruppi coinvolti in occasione delle fasi operative del lavoro (raccolta dati e loro elaborazione).

Dal punto di vista didattico il progetto Cacciatori di memorie è strutturato secondo il modello operativo LMS (learning management system), che prevede la  creazione di una piattaforma interattiva in grado di attivare diverse tipologie di utenti, collocata sul portale di Memorie condivise; in questo contesto la piena partecipazione dei soggetti coinvolti può inoltre avvalersi di forum di discussione virtuale e blog, per mantenere vivo il confronto tra i vari protagonisti.

Esito del lavoro svolto dai gruppi di lavoro – che divengono contributori privilegiati – è la divulgazione dei risultati in eventi dedicati, contestuale all’immissione dei materiali nel database del Centro di Cultura Territoriale, strumento di lavoro vivo e in costante aggiornamento.